10 ANNI DOPO

Sono passati 10 anni da quel 31 gennaio 2001, quando Luigi se ne è andato. Era un mercoledì. Nevicava. Ci ha introdotto nel nuovo millennio aprendoci la porta, aspettando sulla soglia che fossero entrati tutti e poi, senza farsi accorgere, è tornato indietro, quasi per paura di disturbare.

10 anni che hanno cambiato molto il nostro modo di vivere.

In questi 10 anni quello che mi è mancato di più, sembra una cosa banale, è stato il tuo giudizio su ciò che succedeva nel mondo.

La gioia con cui avresti accolto il divieto di fumo nei locali, cosa avresti pensato dell’11 settembre, del modo di Bush di esportare la democrazia, il tuo pensiero sui matrimoni gay, l’ipod, l’ipad e l’iphone, l’esultanza per la vittoria dell’Italia in Germania nel 2006 e del Gubbio a San Marino nel 2010, il non averti potuto avere con me il giorno in cui mi sono laureato (saresti stato di sicuro elegantissimo, alla tua maniera). Saresti venuto in trasferta con me a seguire il Gubbio che punta alla serie B? Come ti saresti commosso per la morte di Gianni Agnelli, che teneva come te l’orologio sul polsino, come avresti reagito alle infinite cavolate di Berlusconi e come avresti stigmatizzato l’impalpabilità dei suoi avversari, a come tutti pensano alle avventure erotiche del nostro giovane premier ed ignorano a come stia mandando alla deriva il Paese, al PD che non riesce nemmeno a vincere, da solo, le sue primarie, a quelli di centro che votano contro la droga, l’aborto e il divorzio e poi sono al terzo matrimonio e si fanno tre strisce per colazione. Magari avresti scherzato sul fatto che solo a Gubbio sappiamo i nomi dei capodieci di Sant’Ubaldo fino al 2014 ma ancora ignoriamo il candidato del centro-sinistra per le imminenti amministrative e tanto per rimanere in politica chissà se ti sarebbe piaciuta un sindaco donna e di rifondazione… Tu che hai finito i tuoi giorni nel vecchio ospedale, osservando con gli occhi stanchi quella piazza della quale eri anima e che giravi di continuo in bicicletta, ti sarebbe piaciuto il nuovo ospedale eugualdese? E se ti avessi chiesto un’opinione sul giubileo ubaldiano, forse come spesso facevi, avresti storpiato l’ennesimo proverbio e mi avresti risposto: “Scherza coi fanti e anche coi santi, che tanto enno boni e ‘n se incavolano!”.
Di sicuro avresti mangiato le bistecche durante il periodo della mucca pazza e i polli durante l’aviaria, ti saresti incazzato con Tanzi che ha preso per il culo migliaia di risparmiatori, avresti pianto per Pantani, Giovanni Paolo II, Sordi e Mike e riso con Grillo, Benigni e Fiorello.

Avrei voluto il tuo giudizio sull’eutanasia, cosa avresti detto sul caso Welby, sul perché ancora c’è qualcuno che vieta l’utilizzo delle cellule staminali. Chi ha ucciso Samuele o Meredith, perché sono stati ammazzati Carlo Giuliani e l’ispettore Raciti, perché ogni tanto qualche alpino, che dovrebbe stare fra le montagne italiane, muore nel deserto irakeno e torna avvolto da un tricolore. Perché la terra si sta ribellando all’uomo che è il suo peggiore parassita e cerca di scrollarci di dosso con terremoti, tsunami ed eruzioni come un cavallo fa vibrare la pelle per scacciare le mosche. Come fa uno senza le gambe a correre più di uno “normale”? Perché ci ostiniamo a pensare al nucleare, ad utilizzare il carbone e il petrolio (quanti colpi avresti mandato a quelli della Deepwater Horizon?) invece delle energie rinnovabili?
Perché in Campania la lega nord prende voti? Cosa avresti detto della Cina che sta conquistando il mondo? I moccoli con cui avresti appreso la notizia dei crolli di Pompei e del Trap che in Giappone e Corea non aveva convocato Baggio. Se avresti cambiato gli occhiali o la bici, se avresti preso il patentino per il ciclomotore, quante altre comparse con Don Matteo avresti fatto, come mai gli Svizzeri sono i più bravi nella vela, un nero è il più bravo a golf se riesce a non pensare al sesso e un altro nero è l’uomo più potente del mondo.
Potrei andare avanti per tantissimo, ma mi limito a chiedere:

l’avresti avuto il tuo profilo su Facebook?

© Simone Zaccagni – riproduzione vietata